Neurob apžvelgė autoriaus Erica Lagalisse knygą Anarcoccultismo
"The occult features of anarchism"
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Il saggio di E. Lagalisse vorrebbe gettare uno sguardo sulla genesi "irrazionalistica" e "occulta" dei movimenti rivoluzionari moderni, mostrando come il filo rosso che lega il Corpus Hermeticum alla Massoneria, la Carboneria, le società segrete rivoluzionarie del XIX, fondativo di quella "cosmologia e teologia" politica che è costitutiva della genesi e dello sviluppo del pensiero anarchico. Mettendo in risalto la secolarizzazione della politica dell'era contemporanea, e la messa al bando di ogni istanza irrazionalistica, l'autrice prova a mostrare come ciò possa perpetuare privilegi di classe e razziali, anche in seno allo stesso movimento anarchico. La prima parte è meno interessante della seconda, in quanto la ricostruzione storica si basa su pochi riferimenti bibliografici di per sé molto noti e viene forse trattata in maniera troppo superficiale (l'autrice è d'altronde un'antropologa, e non una storica del pensiero). La seconda parte, invece, che presenta interessantissime analisi politiche dei movimenti contemporanei e avanza …
Il saggio di E. Lagalisse vorrebbe gettare uno sguardo sulla genesi "irrazionalistica" e "occulta" dei movimenti rivoluzionari moderni, mostrando come il filo rosso che lega il Corpus Hermeticum alla Massoneria, la Carboneria, le società segrete rivoluzionarie del XIX, fondativo di quella "cosmologia e teologia" politica che è costitutiva della genesi e dello sviluppo del pensiero anarchico. Mettendo in risalto la secolarizzazione della politica dell'era contemporanea, e la messa al bando di ogni istanza irrazionalistica, l'autrice prova a mostrare come ciò possa perpetuare privilegi di classe e razziali, anche in seno allo stesso movimento anarchico. La prima parte è meno interessante della seconda, in quanto la ricostruzione storica si basa su pochi riferimenti bibliografici di per sé molto noti e viene forse trattata in maniera troppo superficiale (l'autrice è d'altronde un'antropologa, e non una storica del pensiero). La seconda parte, invece, che presenta interessantissime analisi politiche dei movimenti contemporanei e avanza delle proposte pragmatiche e di lettura dei fenomeno delle teorie del complotto, è quella che ho maggiormente apprezzato. Nel complesso credo sia un ottimo saggio, più sul piano politico che su quello della mera ricostruzione storica. Fa venir voglia di approfondire l'argomento e si pone, evidentemente, come l'inizio di altre ricerche di là da venire.